Peta, luogo sacro di Casnigo

Il luogo, denominato Petta, nel comune di Casnigo, in Valle Seriana, provincia di Bergamo, si presenta, ad una prima osservazione, di interesse archeologico per la presenza di un altare Neolitico censito dall’archeologa Raffaella Poggiani Keller, per la presenza, sulla sommità del colle omonimo, dei resti di un possibile castelliere e per evidenze litiche, che ne indicano il possibile uso  antico come luogo di culto e di osservazione astronomica. Nella Carta archeologica della Lombardia (provincia di Bergamo, pagina 59), in relazione a  Monte Petta o Bracc, Raffaella Poggiani Keller scrive: “Un insediamento pre-protostorico, indicato da frammenti ceramici rinvenuti in superficie, è stato individuato nel 1984 in località Petta o Bracc, un cucuzzolo isolato dominante la sponda idrografica sinistra del fiume Serio, a quota 684 m.s.l.m. L’insediamento comportò un adattamento della sommità del rilievo che fu spianato artificialmente e arginato con muri a secco e terrazzamento. L’epoca di frequentazione potrebbe risalire, con molte incertezze, all’età del Bronzo. Nella località si osservano, inoltre, incisioni rupestri  di epoca storica su blocchi utilizzati in costruzioni agricole” (Relazione di Raffaella Poggiani Keller, 1984).

La sommità del colle 684 metri s.l.m.) è allineata alla chiesa della Trinità di Casnigo (689 m.s.l.m.) e al santuario di San Patrizio  di Colzate (674 m.s.l.m.).

Riguardo al toponimo, possiamo per ora ipotizzare due derivazioni.  La prima riguarda la radice *pete- che indica sia direzione di marcia verso un luogo o persona, sia movimento nell’aria, come volare o cadere. Latino petitio, dal verbo petere – Greco píptein (cadere), péptomai (io volo) Sanscrito patami (io volo, io cado)

Peta era la divinità romana alla quale era chiesto il modo di rivolgersi agli dèi per avere il loro aiuto

Petitio (petizione) ha il significato di:

  • attacco, colpo, assalto, stoccata;
  • domanda, richiesta, preghiera, supplica;
  • cercare di giungere a
  • candidatura;
  • petizione;
  • riscossione

Il termine è di origine indoeuropea.   Dall’insieme dei significati si può ipotizzare:

  1. che il luogo conducesse a un altro (Erbia), nel senso che ne costituisse una tappa verso;
  2. che nel luogo indicato si tenessero riti propiziatori prima di salire al luogo dove poteva esserci il santuario vero e proprio o un luogo dedicato a una o più divinità;
  3. che il luogo fosse dedicato alla Dèa Peta.

Da tutti e tre i casi emergerebbe l’indicazione di un luogo propedeutico, che ne preparava e indicava un altro. Il luogo potrebbe dunque essere una tappa di un percorso antico.

La seconda derivazione riguarda la Dea Perchta, la “Signora del gioco”.  Peta, in questo caso, deriverebbe dalla corrosione di Perchta (ritroviamo anche qui Diana in altra forma). Siamo in presenza del mito dei viaggi notturni delle schiere di donne guidate  da Abundia-Satia-Diana-Perchta, e quindi della caccia selvaggia o esercito furioso di odinica memoria. Peta è, con tutta probabilità, la “Signora del gioco”, divinità norrena (Percht, detta anche Holda, Oriente, Berthe), associata a Diana e dèa della fertilità e della vegetazione.

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