Il luogo nel comune di Casnigo dove, secondo la tradizione locale, è comparsa per due volte, in epoche diverse, la Madonna, si rivela, ad un’analisi attenta, un antico luogo di culto della Dea Verbeia, associata all’irlandese Brighit.
Gli irlandesi hanno frequentato la Valle Seriana per i commerci della lana.
La località in esame è denominata Erbia o Monte Erbia e se cerchiamo il significato etimologico del toponimo in ambito gaelico, troviamo, nelle lingue gaeliche irlandesi e gallesi e nel bretone, che l’area semantica ci conduce a significati che tradotti nella nostra lingua sono: credere, fare assegnamento, intercedere, raccomandarsi, far ricorso, confidare, oppure, dalla radice irlandese *ferb, al significato di Verbeia: “colei del bestiame”.
Nella lingua bretone i termini: erbed, erbedadur, erbedden, erbeder, erbedet, erbedin significano raccomandazione, intercessione, ricorso; erbeder (ien) è l’intercessore.
Nelle altre lingue gaeliche (irlandese, gallese) earb corrisponde al verbo inglese trust, ossia credere, far assegnamento, confidare.
In antico irlandese erbaim è confidare. In gallese troviamo erfyn con il significato di pregare, implorare e erfyniad con il significato di preghiera, petizione.
L’etimologia del toponimo, dunque, potrebbe indicare un luogo di preghiera, nel quale chiedere l’intercessione del divino; un luogo dove ci si raccomanda, ci si affida, si implora, si prega, si esprimono petizioni, ma anche, forse più semplicemente, il luogo dove risiede la Dea che protegge gli armenti.
In questo luogo sacro ad un’antica divinità, la tradizione popolare ha collocato ben due apparizioni della Madonna cristiana.
La Madonna d’Erbia, venerata dagli abitanti di Casnigo (affresco conservato nel santuario omonimo)
Érfa (Vertova, paese della Val Seriana) e Erbia hanno la stessa radice e c’è un preciso legame tra la località Erbia di Casnigo e il torrente Érfa, che probabilmente dava il nome all’antica Vertova, il quale scorre in una valle suggestiva, dove la natura induce al sacro.
A Vertova esiste una zona centrale del paese, sotto il promontorio che oggi ospita la chiesa parrocchiale e nei pressi di una fonte perenne, che si chiama Drüda e che ci riporta a una possibile presenza di Druidi (essendo assai improbabile la derivazione da una famiglia romana di Drusi). 1
1 Vedi in proposito: La storia di Vertova, a cura del maestro Giovanni Nosari (quaderno conservato alla Pro Vertova) e Vertova, appunti di Storia – Cronistoria del dott. B.Ferrari (conservato alla Pro Vertova).